lunedì 9 febbraio 2009

QUALCHE SPERANZA PER FERMARE LA FOLLIA IN MAREMMA ETRUSCA


A rischio l’autostrada Tirrenica


La crisi economica è arrivata e non bastano certo i proclami a fermarla. Una conferma che potrebbe riguardarci da vicino, perché il momento estremamente negativo che stanno attraversando le banche internazionali potrebbe spingerle a rinunciare all'idea di finanziare il progetto dell'autostrada Tirrenica, nel tratto tra Civitavecchia e Livorno.
Un investimento troppo rischioso visti i tempi che corrono, meglio andare sul sicuro e puntare su opere che hanno già una copertura, come quelle piemontesi e lombarde già inserite nel piano del Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Inoltre bisogna tenere conto delle richieste avanzate da diversi Comuni di Lazio e Toscana, che vogliono pedaggi vantaggiosi per i residenti, meno di 3 centesimi a chilometro, cifra che rende incompatibile il piano economico di rientro, fondamentale per un project financing. L'aspetto economico, però, non sarebbe il solo a preoccupare le banche. C'è, infatti, anche la questione delle contestazioni. La protesta contro il progetto dell'autostrada Tirrenica, nel tratto tra Civitavecchia e Livorno, sta montando, mentre alcune amministrazioni comunali al confine tra Lazio e Toscana sono tornate ad impugnare il progetto del raddoppio dell'Aurelia ed il piano predisposto dall'Anas, pronto a partire con un risparmio importante ed un impatto ambientabile accettabile anche dal Wwf, preoccupato per il futuro della Maremma e della zona archeologica della Valle dell'Oro.